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Ordine dei Consulenti del Lavoro: è tempo della prova scritta. Strategie per superarla

Ordine dei Consulenti del Lavoro: è tempo della prova scritta. Strategie per superarla

I primi di settembre – per essere precisi il giorno 4 ed il giorno 5 settembre – si svolgeranno le prove scritte dell’esame di Stato per l’abilitazione alla professione di Consulente del Lavoro. Qui di seguito alcune semplici strategie per poter superare la prova agevolmente. Parola di Consulente del Lavoro, parola di Coach, parola di Editor. 

Un anno questo 2019 che è di per sé importante per l’anniversario dei 40 anni della Legge 12 del 1979 che regolamenta la professione di Consulente del Lavoro.

Ed anche per me personalmente – che Consulente del Lavoro iscritta all’Ordine di Napoli da quasi 20 anni – quest’anno  saranno dei giorni particolarmente emozionanti. Tra coloro che svolgeranno gli esami, infatti, ci sono due ragazzi che sono stati miei praticanti. Una bella soddisfazione per me che credo molto nella professionalità e nell’offrire ai giovani la possibilità di affacciarsi ad una professione che svolge una funzione determinante nelle dinamiche aziendali e dei lavoratori.

Ho osservato nei mesi scorsi con attenzione allo studio ed alla preparazione che i nuovi consulenti dedicano all’esame. Anche ai miei tempi è stato così: focalizzazione totale sull’obiettivo – per me raggiunto al primo esame –  ed è questo il motivo che mi spinge a scrivere, i suggerimenti che leggerete di seguito.

Potranno sembrarvi banali, scontati e…prendete nota perché l’emozione gioca brutti scherzi e voi avete un’unico obiettivo: superare la prova! Buona lettura.

  1. Gestisci il tempo:

Il tempo, come in ogni contesto, è nostro preziosissimo alleato e può diventare il nostro peggior nemico.

In questo caso la buona notizia è che hai tempo!
Precisamente 7 ore dal termine della dettatura del titolo della prova estratto, quindi CALMA, RESPIRA!
E siccome “chi ha tempo non perda tempo” gestiscilo così:
lascia 3 ore piene per correggere e trascrivere in bella copia il tuo elaborato.

E’ fondamentale che il testo sia scritto in modo assolutamente pulito – non cancellare se non con un semplice trattino sulla parola errata, solo in casi eccezionali – e scritto con una grafia chiara.
Pensa: chi corregge centinaia di elaborati deve avere il piacere di leggere un elaborato che sia chiaro, scorrevole, formalmente e sostanzialmente corretto.

I pasticci non piacciono a nessuno. Fai in modo che il tuo compito sia bello da vedere.
Se conosci la tua grafia e ritieni sia più simile a quella di un futuro medico che a quella di un futuro consulente del lavoro, ritagliati ancor più tempo.

 

2.  La risposta è nella domanda:

Leggi attentamente la traccia del compito da svolgere.
Riscrivila suddividendola in “punti chiave”, magari anche numerandoli in modo da tener sempre presente la sequenza del tuo testo scritto in risposta a quanto richiesto.

Sii il più possibile preciso.
Il segreto è quello di mettersi nei panni di chi legge e rispondere a quanto richiede.
Ad ogni punto trattato relativamente all’argomento, fermati, rileggi, domandati: “sono stato abbastanza chiaro?”

3.  La legge è legge:

Stai realizzando un elaborato tecnico giuridico, tienilo sempre ben presente quindi, innanzitutto, parti dalla legge.
Tutti gli argomenti che andrai a trattare hanno un fondamento giuridico da cui non puoi e non devi prescindere.

Iniziare dalla legge, citarla, magari anche trascriverla ti aiuterà tantissimo.

Avrai la possibilità di consultare i Codici, la Costituzione e, in quel frangente, avrai il tempo di riordinare le idee, di creare la tua “scaletta tematica”, di “rivedere” mentalmente l’argomento che avrai sicuramente già studiato.
Ricorda sempre, stai realizzando un elaborato tecnico giuridico – lo ribadisco volutamente – non un tema di attualità, non un tema di fantasia (le scelte delle scuole superiori lasciamole là dove sono rimaste) quindi: NO opinioni personali; NO opinioni di massa.
Qui interessano i fatti, la legge e la tua preparazione in materia.

4.  Soggetto, verbo e complemento:

Le regole elementari della scrittura corretta valgono anche qui e, ti assicuro, premiano molto più che a scuola.
Soggetto, verbo e complemento, quante volte la maestra ce lo ha ripetuto? Adesso faccio anche io un po’ la maestrina per te e incalzo: frasi brevi e chiare; parole semplici e precise.

Se hai dei dubbi relativamente ad un termine, utilizza il più conosciuto, un sinonimo: parola d’ordine chiarezza e semplicità.
La punteggiatura aiuta molto, moltissimo; ma se non sei il re del punto e virgola, non temere, metti un punto e vai a capo. Non è un romanzo ma…un elaborato tecnico giuridico!

5.  Non strafare:

Resta in tema. Sembrerà impossibile eppure non lo è, te lo assicuro: anche in questo caso se ti lasci prendere dall’entusiasmo, dalla voglia di scrivere e dimostrare quanto vali e quanto sai, rischi di andare fuori tema. Rischi, paradossalmente, di scrivere più del dovuto e spostare il focus da un argomento ad un altro.
Anche in questo caso lo schema degli argomenti da trattare che ti ho proposto al punto 2) può venirti in aiuto.
La domanda da porti è: “è stato chiesto?” “è parte dell’argomento trattato?”

…E INFINE…

6.  Fidati di te:

Questo che ho lasciato come ultimo punto in realtà direi che è il fondamento di ogni esame, di ogni progetto, di ogni obiettivo che ti poni e che ti porrai nella vita; per ogni sogno che vorrai realizzare.

Questo lo scrivo da coach prima che da “professionista più grande, sorella maggiore”. Questo è il punto che tante volte nella mia vita, soprattutto professionale, avrei voluto mi venisse detto.
FIDATI DI TE! Della tua preparazione, del tuo modo di affrontare le cose (tuo, personalissimo ed unico), del tuo modo di avere coraggio e del tuo modo di affrontare le paure.
Ed ancora fidati di come vuoi rinnovare ed innovare – perché no? – questa professione, di come vedi il futuro in modo più ampio, roseo e propositivo di come possono fare tanti altri.
Fidati di te, dei successi che otterrai, delle scelte che farai e fidati anche dei fallimenti che vivrai; fidati di quanto questi possano, inaspettatamente, insegnarti e renderti una persona ed un professionista migliore.

Spero di averti aiutato, di averti fatto sorridere, di averti trasmesso energia.

Vai e conquista il tuo posto nel mondo! Io sono qui a fare il tifo per te.

Simona Letizia Ilardo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Simona Letizia Ilardo nasce a Enna, UmbilicusSiciliae, il 20 Maggio 1974...e qui termina il mio descrivermi in terza persona che fa tanto professionale, ma tanto distaccato. Persona più che personaggio, io sono in divenire…perché dove ero ieri non voglio essere domani. Amo la cultura in ogni sua forma ed espressione. La valigia pronta per me è sinonimo di felicità! Sono appassionata di diritto, l’ho studiato ed ho conseguito una laurea magistrale in Giurisprudenza; per me vale la locuzione latina che recita: “ubi societas, ibi ius” – dove vi è una società (civile) lì vi è il diritto. Sapere quali sono i nostri doveri civili ci insegna anche quali e quanti sono i nostri diritti, ci apre la mente alle nostre opportunità, ci insegna come salvaguardarli. La consulenza fiscale, tributaria e del lavoro sono il mio mestiere principale cui, con la passione che è nata negli anni, ho aggiunto la formazione in Comunicazione – Master Practitioner in Comunicazione PNL – e Coaching – sono "life e business coach". Il giornalismo e la scrittura il mio nuovo sogno. Le mie passioni in C: cultura, crescita, comunicazione, coaching, camminare… Donna Energia è uno dei miei progetti, uno dei progetti cui tengo di più. Credo moltissimo nel potenziale delle donne e credo che oggi sia arrivato il momento per poter trarre il meglio da quel potenziale per diventare la Donna che sentiamo di essere in noi: unica, completa, realizzata, felice.